Più si parla di alimentazione e più l’ansia verso il cibo aumenta in modo esponenziale.
- Ti gusti una caramella e ti senti in colpa per l’indice glicemico.
- Mangi le uova e pensi che il tuo colesterolo schizzerà alle stelle.
- Ordini una pizza e un secondo dopo ti stai già arrovellando su quanto ci metterai a smaltire il gonfiore e la ritenzione.
- Dolcifichi il tuo caffè al bar con l’aspartame e ti chiedi se in fondo in fondo tu non sia una persona cattiva…
E in quale girone dell’inferno vanno quelli che bevono ancora il latte nel 2020?
L’industria alimentare e l’ansia da cibo
L’industria alimentare, da anni prende di mira, a rotazione, i cibi più svariati.
Prima sembrava che l’unico nemico fosse lo zucchero, che alza la glicemia troppo velocemente e fa venire il diabete, e quindi via lo zucchero!
Poi hanno scoperto che le uova contengono colesterolo e che chi ha troppo colesterolo nel sangue ha una maggior probabilità di avere problemi cardiovascolari, e allora via le uova!
Ma no! Il problema vero sono i carboidrati! Infatti se li togli perdi 2 chili in un paio di giorni e quando ricominci a mangiarli li recuperi subito. Fanno ingrassare, vanno eliminati!
Non diciamo fesserie! I carboidrati sono una preziosa fonte energetica, il problema vero sono i grassi! Sono loro che si depositano nel tessuto adiposo e nelle arterie e causano la maggior parte delle malattie dell’epoca moderna.
E vogliamo parlare della carne? Guarda che la carne… fa venire i tumori!
Macché carne e carne. La carne è il cibo dei nostri antenati, il vero nemico della salute è il glutine, che crea una colla dentro l’intestino, non è un cibo per l’uomo, come anche tutti i cereali e tutto ciò che necessita di cottura per essere mangiato! Dobbiamo mangiare come gli uomini primitivi!
Beh, se vogliamo parlare di “cibo per l’uomo” cosa dovremmo dire del latte?? Gli esseri umani sono gli unici animali che bevono latte anche dopo lo svezzamento, e per di più di un’altra specie, che schifo!
Non so se tu hai riso mentre leggevi queste righe, io un po’ sì, ma nemmeno troppo.
Perché lo sai, vero, che ci sono persone che lo pensano seriamente?
E lo sai che alcune di queste persone ci scrivono libri e riescono ad essere tanto persuasive da creare vere e proprie schiere di “fan” a sostenere le loro teorie?
Non solo, ma ci sono anche studi scientifici che sostengono alcune di queste ipotesi.
Se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa.
– Gregg Easterbrook
Per questo esistono diversi tipi di studi, alcuni di maggiore importanza e altri di nessun valore. Per fortuna, proprio grazie agli studi più autorevoli, certe ipotesi sulla nutrizione rimangono tali.
Comportamenti ortoressici
A suon di demonizzare una categoria alimentare o uno specifico nutriente dietro l’altro, il risultato è stato di creare nelle persone una serie di pensieri di tipo ansioso e paranoico verso il cibo, e la conseguente nascita di comportamenti ortoressici.
L’ortoressia è quel disturbo alimentare, attualmente non ancora ufficialmente riconosciuto, che induce la persona a seguire rigide regole alimentari che portano alla compromissione della propria vita sociale e della propria salute psicologica.
Hai mai sentito parlare di genitori che hanno rischiato di far morire di fame il proprio figlio perché imponevano un tipo di dieta eccessivamente rigida?
Ecco, questo è un caso estremo, ovviamente, ma ci sono tante sfumature di ossessioni alimentari e in parte, anche se non ne siamo sempre consapevoli, alcune di queste “paranoie” le abbiamo quasi tutti, chi più e chi meno.
Ma come fare a capire se una notizia sull’alimentazione è vera o falsa?
E se è vera, quanto effettivamente ha senso preoccuparsi?
Il problema è che, non so te, ma io ho una giornata di 24 ore soltanto.
Da sola non riuscirei a fare tutto, ad accertarmi di ogni singola notizia che giunge alle mie orecchie.
Fortunatamente per lavoro mi occupo di nutrizione e quindi è mio compito controllare l’attendibilità delle fonti in questo ambito, e farlo anche per i miei clienti.
Ora che hai capito quanto sia importante fare pulizia e metterti a tavola senza ansia verso il cibo, lascia che ti dia un primo spunto di riflessione.
E’ la dose che fa il veleno
Sapevi che anche l’acqua, la semplice e innocentissima acqua, se bevuta in eccesso, può essere fatale? Dico sul serio!
Di qualsiasi cosa si parli, ricorda quindi, che è sempre la dose che fa il veleno e che le proprie abitudini alimentari vanno osservate nel loro complesso.
Ecco perché lottare contro le “paranoie alimentari” NON significa “riempiti pure di tutte le schifezze del mondo, tanto non fanno male”, ma semplicemente in medio stat virtus.
Equilibrio, questo sconosciuto.
Evidentemente dev’essere passato di moda.
Che tu voglia migliorare la tua forma fisica o il tuo stato di salute:
- Assicurati prima di aver eliminato l’eccesso di informazioni e di spazzatura accumulate nella tua testa;
- Scegli bene poche e affidabili fonti di informazioni e poi…
- … mangia con serenità.
- Solo a questo punto puoi pensare di fare dei passi ulteriori nel tuo percorso di miglioramento fisico, e questa volta senza dogmi.
Prima di poter costruire un corpo forte, hai bisogno di un timoniere sereno. Una mente salda, che non rischia più di vacillare ad ogni soffio di vento.
Dalla necessità di liberare, prima di tutto me stessa (un po’ di anni fa) e poi le persone che seguo, dall’ansia verso il cibo, è nata la rubrica #bastapare (ovvero, basta paranoie), che ha l’ambizione di prendere a legnate sui denti tutti i dogmi alimentari, dal “niente carboidrati dopo le 16” a “il glutine crea colle intestinali”.
La rubrica #bastapare nasce su instagram ma si svilupperà in modo più corposo e completo qui sul blog, con articoli di approfondimento.
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Che fai, ti unisci?
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