Gran parte delle nostre insoddisfazioni nasce dalla malsana -e ormai inconscia- abitudine al confronto.
Se non siamo abbastanza “magri”, nella maggior parte dei casi non lo siamo perché ci riferiamo agli standard di magrezza proposti dai media.
Lo stesso vale per l’essere abbastanza muscolosi, forti, veloci; o per l’aver capelli lunghi, lucidi e sani; vestiti alla moda; per non parlare dello stipendio. Quanti di noi si sentono “meno” di qualcun altro solo perché non godono dello stesso livello economico, o perché non hanno la stessa fama (nella vita reale o sui social, poco importa)?
E con questo non sto dicendo che non ci si debba migliorare.
Ma chi l’ha detto che quello che hanno (o sono) gli altri, sia ciò dovremmo volere (o essere) anche noi?
E se passiamo le giornate a sentirci frustrati a causa del costante confronto con gli altri, che risultato potremmo mai ottenere?
Finiremo per:
- Continuare a lottare strenuamente per ottenere quella cosa che “lui/lei ha” e che vogliamo anche noi e, magari, riuscirci, salvo poi desiderare qualcos’altro, in un loop di insoddisfazione infinito;
- Demoralizzarci o deprimerci al punto da bloccarci e non muovere nemmeno un passo verso il miglioramento; nel contempo senza sentirci grati per quel che già abbiamo e senza chiederci cosa vorremmo davvero.
Smettila di confrontarti con gli altri, qualunque cosa voglia dire per te, perché:
- E’ distruttivo, ti corrode l’anima, ti imbruttisce e ti rende più triste e insoddisfatto. Desiderare di essere meglio in qualcosa va bene, ma questo non ci deve far sentire dei falliti. Il confronto, inoltre, porta quasi sempre al risentimento;
- E’ un giudizio non basato sulla realtà, ma su una tua costruzione mentale; e quasi sempre tendiamo a paragonare il nostro lato peggiore con il migliore di qualcun altro in una sorta di masochismo irrazionale;
- E’ una perdita di tempo senza fine. Anche ammesso che tu riesca a raggiungere “quel qualcosa”, l’abitudine al confronto non si esaurisce con il successo. Ci sarà sempre qualcos’altro da desiderare e continuerai a perdere minuti preziosi della tua vita focalizzandoti sulla persona sbagliata.
Pensa a quante cose potresti fare e di quante potresti godere se solo abbandonassi questa inutile abitudine.
Mini-guida per eliminare l’abitudine al confronto
La follia
Renditi conto della follia che ci cela dietro il paragone (rileggi i punti dell’elenco qui sopra fino a che non ti sarà entrato bene in testa quanto il confronto possa essere dannoso).
Consapevolezza
Chiunque tu sia, ricordati che la tua vita, i tuoi ricordi e la tua storia sono unici e che hai tutte le capacità per amare, renderti utile e vivere la vita appieno. Perciò, con questa consapevolezza, celebra i tuoi successi passati e traine la motivazione per raggiungerne altri.
Nuovi obiettivi
Persegui obiettivi più alti. L’amore, la generosità, l’empatia, l’umiltà, l’altruismo, sono tutte condizioni non misurabili. Desiderarle sopra ogni altra cosa ti permette di distaccarti da ciò che la società definisce come successo.
Apprezza di più
Invece di sentirti costantemente in competizione con gli altri, pensa che siamo tutti parte dello stesso pianeta, siamo tutti esseri umani con le stesse paure e lo stesso desiderio di essere felici. Invece di cercare sempre di “vincere”, sperimenta cosa succede iniziando ad apprezzare e a complimentarti con gli altri per i loro successi.
Gratitudine
Tieni un diario della gratitudine. Ogni giorno aggiungi alla lista una o più cose per le quali sei grato. Ti allenerai a riconoscere il bello anche nelle piccole cose -non solo materiali- di ogni giorno.
Cambia schema
La prossima volta che ti ritrovi a confrontarti con qualcuno, rompi lo schema. Ovvero, cambia situazione. Alzati e vai a fare una passeggiata o bevi un bicchier d’acqua. Cambia stanza, cambia postura, fatti una doccia, cambia vestiti, metti un po’ di musica (o spegnila se è accesa). Insomma: rompi lo schema.
Ispirazione
Impara la differenza tra confronto e ispirazione. Paragonarsi agli altri è folle, ma trarne ispirazione è positivo. Impara da ciò che fanno le persone che ti circondano; impara dai migliori, plasma le nuove conoscenze su di te, e mettile in pratica a modo tuo.
Perfezione?
Nessuno è perfetto. Accogli ciò che sei, e ripetiti ogni giorno che sì, puoi migliorare, ma vai già bene così. Esattamente come sei.
Vai. Bene. Così.
Se solo realizzassi quanto Bello sei
Cadresti ai tuoi piedi.
Ci rivediamo il prossimo venerdì con una ricetta da leccarsi i baffi.
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