Il mese scorso abbiamo iniziato a conoscere la tiroide, sia nel suo funzionamento di base che nella sua patologia più frequente: l’ipotiroidismo.
Oggi, approfondiremo una delle maggiori cause di ipotiroidismo: la tiroidite di Hashimoto.
Iniziamo con l’analizzare il nome di questa patologia.
TIROIDITE DI HASHIMOTO
Tutti problemi di salute che finiscono per “-ite” (gastrite, colite, rinite, bronchite, ecc …) stanno ad indicare una problematica INFIAMMATORIA della zona interessata.
Colite = infiammazione del colon; gastrite = infiammazione dello stomaco e così via.
Va da sé che il termine “tiroidite” stia a significare, per l’appunto, un’infiammazione della tiroide.
Il termine Hashimoto, invece, deriva dal medico giapponese Hakaru Hashimoto che descrisse questa patologia per la prima volta del 1912.
TIROIDITE AUTOIMMUNE
La Tiroidite di Hashimoto è una patologia autoimmune.
Cosa significa?
Il nostro sistema immunitario è programmato per produrre anticorpi in grado di riconoscere gli agenti nocivi, legarvisi e disattivarli o distruggerli.
Nel caso delle malattie autoimmuni, invece, gli anticorpi vengono indirizzati verso parti dello stesso organismo che vengono attaccate e distrutte come se fossero una minaccia.
Il motivo che porta il nostro sistema immunitario ad “impazzire” in un auto sabotaggio inutile e dannoso, non è ancora chiaro alla scienza.
Quel che è certo, è che questo genere di problematiche sta vedendo una crescita esponenziale nella popolazione occidentale, facendo pensare che possa esserci un legame con il nostro stile di vita, gli inquinanti ambientali e lo stress.
SINTOMI ED EVOLUZIONE DELLA PATOLOGIA
Cosa si verifica, dunque, in caso di morbo di Hashimoto?
Gli anticorpi colpiscono le cellule tiroidee come se fossero un agente esterno nocivo, e creano uno stato di infiammazione in tutta la zona colpita.
Questo “attacco” continua fino a completa distruzione della ghiandola, portando inevitabilmente ad una condizione di ipotiroidismo.
I sintomi (se presenti) sono quelli classici di ipotiroidismo (aumento di peso, stitichezza, secchezza delle mucose, letargia ecc…), anche se possono essere più invalidanti e difficili da gestire.
In molti casi, inoltre, soprattutto nelle fasi iniziali della patologia, si può presentare una condizione di temporaneo ipertiroidismo, dovuto alla liberazione nel circolo sanguigno degli ormoni stoccati nelle cellule tiroidee ormai distrutte; è per questo motivo che alcune persone sperimentano sintomi “paradossi” rispetto a quelli di ipotiroidismo (calo di peso, diarrea, sudorazione, palpitazioni ecc…).
POSSIBILI CAUSE DI HASHIMOTO
Purtroppo non si sa ancora cosa porti a sviluppare questa patologia.
Allo stato attuale si ipotizza che possa essere legata a:
- Carenze di alcuni micronutrienti (iodio, vitamine, zinco, rame…);
- Stress;
- Infiammazione intestinale e conseguente leaky-gut (sindrome da alterata permeabilità intestinale);
- Ipersensibilità al glutine (molto più frequente di quanto si possa pensare, soprattutto nelle patologie autoimmuni) e aspartame;
- Agenti inquinanti ambientali;
- Infezione virale.
Molto probabilmente è un insieme di questi fattori che, in individui predisposti, porta al manifestarsi di una reazione autoimmune contro la tiroide.
DIAGNOSI DI HASHIMOTO
La diagnosi può essere fatta esclusivamente da un medico e necessita di esami del sangue ed ecografia.
Nello specifico, si andranno a misurare i quantitativi di anticorpi anti-TPO (anti-perossidasi tiroidea) e anti-TG (anti-tireoglobulina), oltre ai valori di TSH, fT3 ed fT4 per controllare lo stato ormonale e si farà l’ecografia per verificare le condizioni della ghiandola ed escludere eventuali patologie aggiuntive (noduli tiroidei).
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