Nel mondo delle diete vanno tanto di moda i dolcificanti artificiali, le bevande e le salse senza calorie.
Eppure sono sicura che anche tu ti sarai chiesta, almeno una volta, se questi famosi dolcificanti facciano male o se comunque non ci danneggino in qualche modo.
In questo articolo andiamo a vedere il legame tra i dolcificanti più usati e l’insorgenza di cancro, diabete, modifiche al microbiota e aumento di peso.
Alcuni aspetti tecnici per comprendere meglio
La “DGA” o dose giornaliera accettabile, è la quantità massima che può essere ingerita ogni giorno, per tutta la vita, senza che vi siano rischi per la salute.
Gli studi non sono tutti uguali: alcuni studi prendono in considerazione un numero di persone troppo piccolo per poterne trarre delle conclusioni. E gli studi cosiddetti osservazionali (cioè che osservano la popolazione nel tempo e notano se ci sono correlazioni), NON indicano, in realtà, una vera CAUSALITÀ, ma ne parleremo meglio alla fine dell’articolo.
Vanno, perciò, considerate le metanalisi e gli studi sperimentali più importanti; in pratica gli studi sugli studi con un numero di persone sufficientemente elevato da permetterci di poter trarre conclusioni certe.
Dolcificanti artificiali più comuni
I dolcificanti maggiormente utilizzati sono: aspartame, sucralosio, acesulfame-K e, da un po’ di tempo a questa parte, anche gli estratti di stevia (glicosidi steviolici).
ASPARTAME
E’ di gran lunga il più studiato (è stato approvato dalla FDA nel 1981).
Dolcifica 200 volte più dello zucchero.
La DGA corrisponde a circa 20 lattine di Coca Zero, assunte tutti i giorni, per tutta la vita.
Il che significa che anche per chi assumesse queste dosi, non ci sarebbero pericoli (!).
La notizia che lo associava al tumore al cervello, sebbene i media ci abbiano marciato su con il solito sensazionalismo, è stata smentita da tutti gli studi scientifici.
L’aspartame, all’interno del corpo, viene metabolizzato in metanolo, fenilalanina e acido aspartico. Questi ultimi sono due aminoacidi (due mattoncini che compongono le proteine). Solo per le persone che soffrono di fenilchetonuria (una patologia genetica rara), la fenilalanina rappresenta un problema.
Per quanto riguarda il metanolo, invece, il problema di cui viene accusato è che, nel corpo, viene convertito in formaldeide, la quale ha effetti tossici. E fin qui, ci siamo. Peccato che la quantità di metanolo che si viene a produrre in seguito alla metabolizzazione dell’aspartame sia talmente bassa da risultare completamente ininfluente! Il corpo stesso, da solo, ne produce circa 1000 volte di più, e anche frutta e verdura ne contengono in quantità superiori.
SUCRALOSIO
E’ stato approvato dalla FDA nel 1999.
Ha un potere dolcificante 600 volte superiore allo zucchero.
Non produce metaboliti e i sospetti sulla sua presunta azione di incremento dell’insulina e di modifiche nell’utilizzo del glucosio, sono stati smentiti.
Tutti gli studi smentiscono anche la sua implicazione in vari tipi di cancro e gli effetti sul sistema immunitario e riproduttivo.
Può essere utilizzato anche in gravidanza e allattamento.
Personalmente, è quello che preferisco perché ne basta davvero pochissimo e non altera il sapore dei cibi, anzi, sembra davvero che ci sia zucchero!
ACESULFAME-K
E’ stato approvato dalla FDA nel 1988.
Non produce metaboliti e viene eliminato direttamente nelle urine.
Secondo uno studio sui topi, pareva modificare il microbiota intestinale. Tuttavia, non solo nello studio in questione veniva utilizzata una dose doppia rispetto alla DGA, ma ci sono quasi un centinaio di studi che smentiscono tali risultati.
La DGA corrisponde a circa 30 lattine di Coca Zero, assunte tutti i giorni per tutta la vita.
STEVIA
Ha un potere dolcificante circa 200 volte superiore allo zucchero.
I glucosidi steviolici isolati, presenti nei preparati a base di stevia, vengono convertiti in steviolo nel colon, il quale era stato sospettato di avere effetti mutageni.
Essendo un dolcificante relativamente “giovane”, mancano dati consistenti, ma è già stato accertato che non abbia alcun effetto cancerogeno.
Cosa dicono gli studi?
Alcuni studi osservazionali (che si limitano, quindi, ad osservare le popolazioni nel tempo e a notare se ci sono correlazioni tra le variabili oggetto dello studio), hanno notato una correlazione tra uso di dolcificanti e aumento di peso, grasso addominale e sovrappeso/obesità.
E in effetti, possiamo notare come le persone in stato di sovrappeso e obesità, tendano ad utilizzare più frequentemente i dolcificanti, probabilmente nel tentativo di ridurre l’introito calorico.
Ah! Quindi è vero che i dolcificanti fanno ingrassare!
Premesso che i mass media tendono, come sempre, a gridare allo scandalo e a fare sensazionalismo per poter elemosinare un briciolo di attenzione del pubblico, c’è da considerare, piuttosto, una causalità inversa.
Infatti, esistono studi SPERIMENTALI (e non semplicemente osservazionali) che dimostrano che NON esiste alcuna correlazione di tipo causa-effetto tra l’uso di dolcificanti e l’aumento di peso.
E’, invece, molto più probabile che l’uso dei dolcificanti induca un cambiamento nel comportamento delle persone meno consapevoli.
Il pensiero che si innesca, probabilmente, è del tipo <<La mia bevanda non ha calorie, QUINDI posso concedermi il dolce/prendere una porzione più abbondante di questo cibo>>, ed è questo pensiero, al quale segue un comportamento disfunzionale, molto probabilmente, a portare all’aumento di peso nelle persone che usano i dolcificanti.
Come sempre, insomma, non è lo “strumento”, ma l’uso che se ne fa, a determinare il risultato.
Due parole conclusive
Posto che il problema dei dolcificanti artificiali non sia il loro essere, appunto, “artificiali”; quello che mi sento di dirti è di usarli con serenità ma mantenendo sempre il buon senso.
Perché buon senso?
Perché è comunque buona abitudine mantenere il tuo palato allenato a percepire i gusti più naturali, pena il rischio che si inneschi un’alterazione dei sapori, al punto che potresti non riuscire più a mangiare un frutto perché “non abbastanza dolce”, e questo non deve succedere!
Un po’ di sana moderazione e puoi stare tranquilla: nessuno ti porterà via la tua torta in tazza. 😉
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