Cosa mangio? Sono vegana? Vi racconto la mia storia

da | 15 Gennaio 2016

Sono vegana?

Questo sarà un articolo molto diverso dal solito.
Vi racconto in modo più personale la mia storia. Nello specifico, le mie condizioni di salute e la mia alimentazione; per correttezza e bisogno di coerenza. Perché non mi sarebbe possibile nascondere una parte della mia vita – così importante anche ai fini del mio lavoro – come le mie abitudini alimentari, le mie “scoperte” in cucina, idee per nuove ricette ecc …

Spero che quanto segue possa essere da voi letto con il cuore e compreso. E magari possa anche aiutare qualcun altro con i miei stessi problemi a sapere che stare meglio è possibile.

Alla fine dell’articolo, scoprirete anche cosa succederà in questo blog da qui in avanti.

 

Le scuole superiori

Oltre agli orari tremendamente sballati dalla sveglia che per cinque anni è suonata alle 5.20 del mattino, ho passato gli anni del liceo alle prese con mille diete e assurde regole alimentari, e le conseguenti “abbuffate” di cibo “vietato”. La mia stanchezza andava oltre la – più che comprensibile – sonnolenza. Ero quasi sempre spossata e stanca, e soffrivo spesso e volentieri di capogiri, alcuni dei quali anche importanti. Mi sono ritrovata accasciata per terra più di una volta, in una situazione sicuramente NON normale per una ragazzina della mia età.

 

La diagnosi

Nel 2009, il medico di base decide di indagare la mia tiroide attraverso degli esami del sangue e si scopre che ho una patologia autoimmune: la tiroidite di Hashimoto (ne abbiamo parlato QUI) per la quale però “non si può fare niente fino a quando non dovrai iniziare a prendere Eutirox”.

 

Università

All’università, lentamente inizio a mangiare meglio, inserisco nuove verdure, ho orari di vita più umani ma … la mia lucidità mentale inizia a peggiorare. Nonostante mi sia sempre distinta per le mie capacità intellettuali di logica ed apprendimento, mi rendo conto che le cose stanno cambiando. “Sono gli anni che passano” mi dico, ma la verità è un’altra.
Le mie energie sono quasi nulle durante il mattino e inizio a stare meglio solo verso le 18, senza quasi avere sonno per andare a dormire.
L’intestino è pigro come alle superiori. Il ciclo è irregolare e ho parecchi brufoli su viso, mento e schiena.

 

La scelta vegetariana

Dopo un paio d’anni di studi ed una sempre maggiore serenità nei confronti del cibo e del mio corpo, decido di seguire il mio cuore e di diventare vegetariana. Immediatamente l’intestino inizia a migliorare, ma questo è l’unica nota positiva che posso notare, almeno fino a quando passo ad un’alimentazione vegana. Da lì in poi anche l’acne migliora fino quasi a sparire.

Seguo un’alimentazione sempre più sana, ricca di verdure, legumi, cereali integrali, frutta e noci.
Mi sento in pace con il mondo e fisicamente sto piuttosto bene.

 

Dopo la laurea

Lentamente, alcuni sintomi peggiorano, altri tornano, e se ne aggiungono alcuni di nuovi.
Il ciclo a tratti è di nuovo irregolare, torna l’acne, inizio a perdere molti capelli, l’intestino diventa “troppo veloce”, perdo peso pur mangiando in gran quantità, mi sento sempre più stanca, inizio a soffrire di tonsilliti che si fanno via via più forti e ravvicinate e spunta anche una dermatite che il dermatologo definisce “da stress” e prova inutilmente a curare con un paio di creme.

Incredula, decido di migliorare ancor più la mia dieta, seguendo un regime vegano stretto per alcuni mesi, convinta che tutto si risolverà per il meglio.

 

Un colpo al cuore

Nel frattempo sto lavorando come dietista, con grande soddisfazione personale. Il lavoro va bene e seguo molti corsi di aggiornamento, quando mi imbatto in un corso sulla tiroide e l’alimentazione.
Mi iscrivo piena di entusiasmo ma … le informazioni e i dati forniti da quel corso – seppur con grande professionalità e precisione scientifica – vanno contro ogni mio principio di etica e salute.
Si parla di danni delle lectine, dei fitati, del glutine. Di leaky-gut (sindrome dell’intestino “a colabrodo”) e della sua correlazione con le patologie autoimmuni.

Dopo un iniziale rifiuto per i dati e le informazioni fornite, passo le settimane successive a riflettere.
I sintomi di cui soffro sono gli stessi presentati durante il corso: tutto torna, non posso ignorare quanto ho visto e sentito. Perciò leggo e continuo ad informarmi, rifletto e approfondisco gli argomenti.

 

Toccare il fondo

Il momento più basso dei miei livelli energetici è stato intorno a maggio del 2015, quando la mia nebbia mentale era arrivata a livelli ormai debilitanti.

Io, che non avrei mai pensato di fare il classico sonnellino dopo pranzo, crollavo per due/tre ore in divano senza riuscire nemmeno a raccogliere le forze per alzarmi o parlare. Anche la domenica, quando potevo svagarmi e rilassarmi, l’unica cosa che riuscivo a fare era stendermi e chiudere gli occhi.
Iniziavo ogni giornata con una sonnolenza che non passava nemmeno dopo aver mangiato, la mente era costantemente annebbiata e rallentata. L’intestino era ormai ingestibile.

 

Un primo tentativo

Decido di fare un primo tentativo e di eliminare il glutine dalla mia dieta. Nel giro di 10 giorni la nebbia mentale inizia a diradarsi insieme ad altri immediati benefici soprattutto riguardanti l’umore.
Non avendo risolto ancora tutti i miei problemi di salute, e sentendomi psicologicamente privata di troppi cibi, decido di farmi seguire da un medico, anche per evitare di commettere errori in quanto, si sa, è difficile riuscire ad essere oggettivi con sé stessi.

 

Oggi.

Il percorso è andato per gradi e via via sto sempre meglio, anche se non ho ancora risolto tutti i miei problemi di salute.

So che è normale e che ci vorranno tempo ed altri aggiustamenti per potermi sentire al top.

Mi è costato moltissimo. Ho dovuto non solo eliminare il glutine ma anche la soia e il 95% dei legumi, che prima mangiavo quotidianamente. Ovviamente sono banditi anche i latticini, ma quello non è stato un problema poiché non ne mangiavo già da mesi.

Mano a mano ho reinserito uova, pesce e anche carne nella mia alimentazione, e ad ogni passo mi sono sentita sempre meglio, con più energie, lucidità mentale e stabilità emotiva.
Sono scomparsi i desideri compulsivi di alcuni cibi (come i dolci e la pizza), anche se molto raramente mi concedo dei piccoli strappi.

Sono state scelte sofferte e difficilissime. Ne ho parlato con i miei familiari più stretti e siamo stati tutti d’accordo sul fatto che la salute venga al primo posto. Se mangiare legumi e glutine per il *mio* intestino non va bene; se mangiare uova e carne mi fa sentire molto meglio e giova alla mia patologia; non ci sono dubbi su quale sia la strada da seguire.

Sarò sincera, inizialmente mi sono sentita una completa fallita. Era come se il mio sogno di un pianeta senza violenza e sofferenze, di cui mi ero fatta portavoce con orgoglio e convinzione, fosse svanito per sempre.

Poi ho capito che un mondo migliore resta ancora un obiettivo possibile, anche da onnivora.
Che posso comunque aiutare e sostenere chi sceglie di passare ad un’alimentazione vegetariana o vegana.
Che posso comunque fare scelte più etiche, assicurandomi ALMENO che gli animali di cui mi nutro abbiano passato una vita serena e in salute, pascolando con i loro cuccioli e non all’interno di tremendi allevamenti intensivi.

L’alimentazione vegetariana è meravigliosa. Moltissime persone hanno vissuto felici e in piena salute seguendo una dieta vegetariana o vegana. Un esempio è la grande Margherita Hack.
Ci sono alcune persone che, purtroppo, per motivi che vanno oltre le loro motivazioni etiche, mangiando in questo modo peggiorano il loro stato di salute.
Io sono tra queste. Ho dovuto accettarlo, mandare giù un amaro boccone, ma ho imparato a non sentirmi più in colpa per questo.

Chissà cosa mi riserverà il futuro.

È un costante work in progress, di cui adesso potrò rendervi partecipi al 100% anche qui sul blog, con ricette e consigli sia 100% vegetali che onnivori, ma – statene certi – pur sempre sani e deliziosi!

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Alice Gamba

Alice Gamba

Ciao, mi chiamo Alice Gamba e sono una ​Dietista, Biologa Nutrizionista e Personal Trainer​. La mia missione è farti sentire forte, energica e in armonia con il tuo corpo e con il cibo. Ti insegno come costruire il tuo benessere unendo all'alimentazione, il giusto esercizio e un profondo lavoro sul mindset, perché la "dieta"... è tutta un questione di testa 😉

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