Sta finendo il 2016 e per molti è il momento di tirare le fila e buttarsi in 365 nuovissimi luccicanti giorni.
Qualcuno nemmeno ci pensa a fare il punto della situazione (magari limitandosi ad esprimere un paio di desideri per il 2017).
A molte persone, invece, piace compilare lunghiiiissimi questionari su come sia stato l’anno appena trascorso. Se anche voi siete tra questi, benissimo! Ognuno usa il metodo che preferisce.
Ma…
Se siete come me e volete iniziare il 2017 al meglio e nel minor tempo possibile, allora questo post fa per voi. Infatti, a mio parere possono bastare queste tre domande per approcciarsi al nuovo anno con la giusta energia.
Gli step fondamentali da affrontare in questa fase di passaggio sono due:
- Uno sguardo al passato, con pensiero analitico e obiettivo per concludere il 2016 al meglio;
- Uno sguardo al futuro (e senso critico in modalità “ON”!). [nel prossimo post]
E dunque ecco a voi tre domande semplici e potenti in grado di farvi metabolizzare i 12 mesi trascorsi, far leva su ciò che avete imparato e farvi partire più leggeri per il prossimo viaggio.
Se volete trarne il massimo, prendete carta e penna e SCRIVETE le vostre risposte!
1) Cosa ho creato, fatto o vissuto quest’anno, di cui vado particolarmente fiero?
A volte siamo così impegnati a produrre – fare fare fare! – che non ci rendiamo nemmeno conto di tutto quello che riusciamo realmente a concretizzare nel corso dei mesi, sentendoci costantemente delusi per non aver fatto abbastanza; e questo ci “smonta”, rendendoci difficile iniziare il nuovo anno con la giusta carica.
Soprattutto se abbiamo la tendenza ad essere particolarmente severi con noi stessi, costantemente ipercritici e mai soddisfatti (hemm… non guardate me!)
Quindi: cos’hai fatto di cui sei veramente fiero?
Rispondere a questa domanda ti darà un senso di realizzazione e una vera ragione per festeggiare.
2) Quali errori ho fatto e che lezione posso trarne per il futuro?
Questa è DAVVERO una domanda importante. Dovremmo imparare a porcela molto più spesso durante tutto l’arco dell’anno, ma farlo in dicembre è tanto più utile in quanto ci permette di avere uno sguardo d’insieme dell’anno appena trascorso; e osservandolo dall’esterno a 360° siamo in grado di vedere cosa sia andato storto.
Analizzare un errore “a caldo” può rendere il processo molto difficile e farci sentire abbattuti. A fine anno, invece, possiamo metterci quella giusta distanza emotiva e quell’oggettività in grado di farcene trarre il massimo.
Quindi, quali sono le cose che non sono andate tanto bene? Che errori hai fatto e che lezioni puoi trarne?
Rispondi seriamente a questa domanda impegnativa, ed affronterai il nuovo anno da vero campione.
3) Cosa sono disposto a lasciar andare?
Personalmente, credo sia essenziale eliminare dalla nostra vita ciò che ci sta stretto.
Certo, “essenziale”. NON “facile”!
Adoro riordinare ed eliminare le cose (e, se ancora non l’aveste letto, questo bestseller di Marie Kondo può davvero “cambiarvi la vita“).
Dunque, state per liberarvi di tutto ciò che vi opprime e vi rallenta.
Quali sono i progetti, gli obiettivi o le cose attorno alle quali state continuando a girare da mesi o anni, e delle quali non riuscite a liberarvi?
Mi spiego meglio: voglio che vi liberiate di ogni singolo progetto/obiettivo che non sia perfettamente allineato con ciò che siete adesso, con chi volete essere in futuro o verso dove volete andare.
E, se vogliamo andare più nel profondo: quale rabbia, risentimento, vergogna, colpa o dolore, siete disposti a lasciar andare?
Sì, è un po’ come un clistere emotivo. Tremendo.
Ma attenzione! Può benissimo trattarsi anche delle storie che “ci raccontiamo” ogni santo giorno!
<<Non sono abbastanza **inserire aggettivo allettante** per… >>
Non sei abbastanza cosa??
Costante? Agile? Creativo? Coraggioso? Giovane? Magro?
Ma ci pensi a chi potresti diventare se abbandonassi completamente tutte le balle che ti racconti?
Il poeta Rumi ha scritto:
Sii come un albero
e lascia le foglie morte
cadere
Ricorda che è solo quando lasci andare una cosa, che puoi renderti conto di quanto ti stesse rallentando.
Ed ecco qui le tre domande in grado di farti cominciare il nuovo anno con leggerezza e soprattutto con consapevolezza!
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