Ciao ragazzi!
Proseguiamo il discorso iniziato la scorsa settimana sul metabolismo (qui il link se vi foste persi il primo articolo).
Oggi vedremo, quindi, come aumentare il metabolismo grazie alla giusta unione di alimentazione e allenamento.
Nello specifico vi spiegherò cos’è la reverse diet (o dieta “inversa”) e come metterla in pratica.
Come aumentare il metabolismo
La strategia più usata per aumentare il metabolismo, viene chiamata anche reverse diet, perché funziona in modo opposto alle classiche diete dove vengono ridotte più o meno gradualmente le calorie.
In un protocollo di reverse diet, infatti, le calorie vengono gradualmente aumentate.
Provate a pensare al metabolismo come ad un camino acceso con una fiamma molto piccola, in procinto di spegnersi.
Cosa fareste per farle prendere forza?
Di certo non potrete metterci sopra un grosso ceppo di legna, o la fiamma si spegnerebbe!
Sarete costretti a procedere per gradi, mettendo un rametto piccolo per volta, e aumentando mano a mano che la fiamma riacquista potenza.
In questa metafora, se il fuoco è il metabolismo che parte “basso” e aumenta sempre di più, la legna rappresenta i carboidrati.
In soldoni, per aumentare il metabolismo, la cosa da fare è AUMENTARE GRADUALMENTE la quantità di carboidrati medi introdotti con la propria dieta, mantenendo costanti le quantità di grassi e proteine, purché siano assunte in dosi adeguate ai propri fabbisogni soggettivi.
Di quanti carboidrati aumentare in reverse?
Il quantitativo di carboidrati di cui incrementare di settimana in settimana è, chiaramente, molto soggettivo, ma normalmente si aumenta di circa 5-15 gr di carboidrati giornalieri, ogni settimana.
Per fare un esempio, se sto già assumendo circa 100 gr di carboidrati al giorno, inizierò a consumarne 105-115 gr per la prima settimana; 110-130 gr nella seconda settimana, 115-145 gr nella terza; e così via, fino a che il peso non inizierà a salire.
A questo punto dovrò fare un passo indietro, quindi settarmi sul quantitativo di carboidrati della settimana precedente, e mantenerli stabili fino a che il peso si sarà stabilizzato nuovamente; per poi riprendere la mia reverse se ce ne fosse il bisogno.
In alternativa, potrò iniziare a tagliare le calorie, ovvero potrò iniziare una fase ipocalorica per perdere peso.
Questa volta, però, partendo da un quantitativo calorico molto maggiore e quindi, sia fisicamente che psicologicamente, più sostenibile.
Quando inserire i carboidrati
Perché un approccio alimentare di questo tipo possa avere successo, sarà fondamentale concentrare la maggior parte dei carboidrati settimanali e giornalieri, nel peri-workout (ovvero nella fascia oraria pre-durante e post-allenamento) in modo da sfruttare:
- Il surplus calorico per favorire la crescita della massa muscolare;
- La maggiore sensibilità alla captazione dei carboidrati che ha il muscolo dopo essere stato allenato.
Il miglior tipo di allenamento da associare ad una reverse diet è l’allenamento contro resistenza (come il bodybuilding, il powerlifting o il crossfit), soprattutto se si sfruttano tecniche di allenamento particolarmente glicolitiche (che consumano il glicogeno muscolare).
Per questa settimana è tutto!
Spero che questo articolo ti sia stato utile 🙂
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Se lo preferisci, ecco il VIDEO-ARTICOLO sulla Reverse Diet.
Alla prossima!
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